DOMANDE FREQUENTI

fonte: aied.it
ANATOMIA | CONTRACCEZIONE | MASTURBAZIONE | AIDS | HPV | SESSUALITÀ | VARIE

ANATOMIA

È vero che con un pene piccolo non è possibile avere un rapporto sessuale soddisfacente?

FALSO. La vagina, essendo elastica, si adatta a tutte le misure. Quindi, a parte le eccezioni, il pene non ha mai dimensioni troppo grandi o troppo piccole da non poter consentire un rapporto sessuale soddisfacente.

Il pene, come tutti i muscoli, può aumentare di volume con l'esercizio o con le pomate?

Il pene non è un muscolo, quindi è impossibile variarne le dimensioni. Inutile affidarsi alle promesse di creme miracolose o strani apparecchi. Solo la chirurgia, riservata a pochissimi selezionati casi, può dare qualche modesto risultato.

Come si calcola il ciclo mestruale?

Per ciclo mestruale si intende l'intervallo di tempo che intercorre tra una mestruazione e l'altra, per cui si calcola a partire dal primo giorno del flusso mestruale al primo di quello successivo (e non dal giorno in cui cessano le mestruazioni).
Solitamente il ciclo mestruale varia tra i 26 ed i 32 giorni. L'ovulazione avviene all'incirca 14 giorni prima dell'arrivo delle mestruazioni.

Qual è il periodo fertile del ciclo?

Il periodo più fertile è compreso tra il decimo ed il diciottesimo giorno del ciclo. Questo può non voler dire che durante gli altri giorni non esista la possibilità di rimanere incinta, dato che non è possibile prevedere il momento dell'ovulazione, variabile in ogni singolo ciclo.

Quali sono le zone erogene?

Esistono dei punti sul corpo di ciascuno che più di altri fanno scattare la molla del piacere, ma non sono gli stessi per tutte le persone. Infatti, ciò che è erogeno per una persona, non necessariamente lo è per un'altra.
Il punto di più intenso piacere è chiaramente l'area genitale, ma anche i seni, i capezzoli, i fianchi, i glutei, l'interno delle cosce, delle braccia, il viso, le orecchie, i piedi ed il collo sono delle zone erogene. La sensibilità di queste o di altre zone, sono comunque da scoprire nel gioco di coppia con il/la proprio/a partner.

Quanto influisce la grandezza del clitoride e del pene sul piacere e sull'intensità dell'orgasmo?

La qualità del piacere e l'intensità non dipendono dalle forme o dalle dimensioni degli organi genitali, né da altre parti del corpo. Nell'atto sessuale, l'emozione deriva da una combinazione di sensazioni fisiche e psichiche.

Che cos'è un ermafrodito?

È una persona che possiede sia ovaie che testicoli (spesso abbozzi di entrambi) con genitali esterni ambigui, in cui sono presenti, cioè, caratteristiche dei due sessi non completamente sviluppate.
Si tratta di una condizione estremamente rara, dovuta da alterazioni genetiche non ancora del tutto definite.

Mentre per la donna la perdita della verginità corrisponde alla rottura dell'imene, cosa accade nell'uomo la prima volta?

Nell'uomo non ci sono manifestazioni evidenti della perdita di verginità. Infatti, non coincide, come molti erroneamente credono, con la rottura del frenulo (il cosiddetto filetto). La lacerazione del frenulo si verifica solo se il frenulo non è abbastanza lungo ed elastico. Se così fosse, non è detto che si rompa al primo rapporto, ma può succedere anche dopo ripetuti rapporti. Per quanto riguarda la donna, non sempre la perdita della verginità è segnalata dalla fuoriuscita di sangue. Ciò dipende dalla struttura dell'imene che può avere aperture più o meno grandi o forma ed elasticità tali da consentire il rapporto senza che ci sia lacerazione. In alcuni casi è addirittura assente.
Appare chiaro, allora, che la verginità non può essere identificata con un corrispettivo anatomico, ma rappresenta un valore personale, una scelta che ciascuno può fare indipendentemente dal sesso di appartenenza.

Che cosa sono le disfunzioni sessuali?

Sono disturbi del funzionamento sessuale che impediscono alla persona di avere rapporti sessuali soddisfacenti. Vi sono disturbi della fase di eccitazione (disfunzione erettile maschile e disfunzione sessuale generale femminile, in passato chiamati impotenza e frigidità), disturbi della fase orgasmica (eiaculazione precoce o ritardata nel maschio, anorgasmia femminile).
Dispareunia e vaginismo sono altre disfunzioni sessuali femminili che portano, la prima ad avere una penetrazione dolorosa, la seconda all'impossibilità al rapporto completo. Con l'aiuto di un esperto (ginecologo o andrologo per l'aspetto organico, sessuologo o psicoterapeuta per quello psicologico) si può risalire alle cause del problema e cercarne la soluzione.

Cosa avviene nel corpo di uomini e donne quando fanno l'amore?

La risposta sessuale dell'uomo e della donna si esplica in quattro fasi:
– eccitazione
– plateau
– orgasmo
– risoluzione
Il fenomeno dell'eccitazione si innesca con la stimolazione degli organi genitali o in maniera indiretta attraverso un'immagine, uno sguardo, una fantasia, etc.
Nell'uomo ha luogo il fenomeno evidente dell'erezione: l'afflusso di sangue nei corpi cavernosi provoca l'allungamento e la dilatazione progressiva del pene. Nella donna si ha la dilatazione e lubrificazione vaginale ed il clitoride si erige e si ritrae. In entrambi i casi aumenta il respiro ed il battito cardiaco.
Segue una fase di Plateau, caratterizzata da un aumento progressivo delle sensazioni di piacere, fino a raggiungere l'orgasmo.
L'orgasmo consiste in una serie di contrazioni muscolari involontarie, ritmiche, della durata di 0.8 secondi l'una, che interessano la zona pelvica e procurano un intenso piacere. Nell'uomo questo si manifesta anche con l'eiaculazione, cioè con l'emissione di sperma.
Dopo l'orgasmo c'è la fase di risoluzione in cui avviene il progressivo ritorno allo stato di quiete di tutti i parametri che si erano modificati durante l'eccitazione.
A questo punto, soltanto per l'uomo, si parla di periodo refrattario, perchè, per un certo periodo di tempo, la cui durata varia a seconda dell'età, dell'individuo e delle situazioni, non è possibile per lui ottenere una nuova erezione.



CONTRACCEZIONE

E' vero che la pillola di ultima generazione è pericolosa per la salute?

La pillola ha migliorato la vita affettiva e la sessualità delle donne e delle coppie che desiderano rimandare la gravidanza ad un momento più favorevole. I suoi effetti positivi e negativi sulla salute femminile sono stati ampiamente studiati per 50 anni. Gli svantaggi legati al suo utilizzo sono meno frequenti dei vantaggi, non ultimo quello di poter evitare la gravidanza quando le condizioni di salute non sono ottimali.

In questo ultimi anni è nata una controversia sul rischio per la salute delle donne che utilizzano i contraccettivi orali combinati, cioè quelli di ultima generazione. Questa controversia può essere ridimensionata grazie ai numerosi studi effettuati e pubblicati sulle più autorevoli riviste scientifiche.

In particolare, sul rischio di trombosi venose profonde nelle utilizzatrici di pillole di terza e quarta generazione, è importante per non creare allarmismi – questi si – dannosi per le donne, considerare i dati seguenti:

il rischio relativo di trombosi profonde per le donne che non usano alcun tipo di contraccettivi orali è di 5 casi per 100.000 donne l'anno;
l'incidenza di trombosi nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati di seconda generazione è pari a 15 casi ogni 100.000 donne l'anno;
l’incidenza di trombosi nelle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati di terza generazione corrisponde a 25 casi ogni 100.000 donne/anno;
la mortalità da trombosi è 1-2% dei casi e corrisponde a 2 eventi per milione di utilizzatrici di COC. La mortalità da trombosi in gravidanza è circa 12 casi per milione di gravidanze.

Questi sono i dati raccolti da una analisi complessiva di sedici ricerche che hanno confrontato contraccettivi di seconda e di terza generazione.

L'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), sulla base di queste valutazioni, indica che:

• non c'è alcuna ragione per cui le donne che stanno assumendo qualsiasi tipo di pillola contraccettiva debbano sospenderla;
• se una donna vuole iniziare per la prima volta una pillola contraccettiva dovrebbe tener conto che le formulazioni di seconda generazione sono associate ad un rischio minore di trombosi venosa profonda rispetto a quelle di terza generazione;
• non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino differenze di tollerabilità tra diversi tipi di pillola contraccettiva.

Gli esperti di SaPeRiDoc – Centro di Documentazione sulla Salute Perinatale e Riproduttiva hanno predisposto una ampia documentazione che vi invitiamo a leggere con attenzione.

La spirale può provocare danni all'organo sessuale maschile?

Non c'è possibilità di contatto tra il pene che penetra in vagina e la spirale che si trova all'interno dell'utero. Della spirale in vagina fuoriescono solo i fili di repere, di solito inavvertibili durante il rapporto sessuale (a meno che non siano stati inavvertitamente tagliati troppo corti durante l'applicazione).

Qual è il metodo contraccettivo migliore?

Non esiste il contraccettivo “migliore” in assoluto. Ogni metodo ha i suoi vantaggi e svantaggi e può essere adatto o meno ad una determinata persona, in una certa situazione. Infatti, nei vari momenti della vita, a seconda dell'età, delle condizioni fisiche, della frequenza dei rapporti sessuali, ecc. si può ricorrere a diversi metodi contraccettivi, che sono di volta in volta i migliori in quella specifica situazione.
Nella scelta dell'anticoncezionale gli elementi da prendere in considerazione sono: l'efficacia, l'innocuità per la salute, la reversibilità, la facilità e comodità d'uso, l'accettabilità per se stessi e per il partner. Sulla scorta delle sperimentazioni fatte, i contraccettivi sono stati classificati in base al loro indice di sicurezza e da questo punto di vista la pillola risulta essere il metodo più sicuro, cioè il metodo che ha presentato la minore percentuale di rischio di gravidanza.
Anche qui va precisato che l'efficacia di un metodo anticoncezionale dipende molto dalla correttezza dell'uso che la persona ne fa. Ad ogni modo, per scegliere il contraccettivo più adatto a sé conviene consultare un ginecologo.

Si possono avere rapporti sessuali durante le mestruazioni?

Non c'è nessuna controindicazione ad avere rapporti sessuali durante le mestruazioni, tranne il fatto di rispettare le dovute norme igieniche. Attenzione a non avere rapporti senza protezione contraccettiva perché anche durante il periodo mestruale c'è il rischio di rimanere incinta.

Se una ragazza minorenne vuole abortire è necessario il consenso dei genitori?

Secondo la legge 194 del 1978 sull'interruzione volontaria di gravidanza, una ragazza minorenne può abortire solo se ha il consenso di entrambi i genitori. Diversamente (se ha solo l'approvazione di un genitore o non vuole/non può dirlo ai genitori), può rivolgersi al giudice tutelare che potrà autorizzare l'interruzione di gravidanza assumendosene la responsabilità al posto dei genitori.
Per avere informazioni più dettagliate su come si svolge questa procedura è necessario rivolgersi ad un consultorio.

Dopo un rapporto sessuale non protetto, facendo lavande interne con la “coca cola” o con l'aceto, si può evitare una gravidanza?

Assolutamente no: già dopo pochi secondi dall'eiaculazione una certa quota di spermatozoi si è “rifugiata” all'interno del collo dell'utero, dove risulta irragiungibile. Le lavande interne possono avere, semmai, l'effetto contrario, cioè di spingere in alto gli spermatozoi verso le tube.

Si può verificare una gravidanza anche attraverso rapporti orali?

Non c'è nessuna possibilità che lo sperma dalla bocca arrivi nelle tube. Comunque, i succhi gastrici non si lascerebbero sfuggire neanche uno spermatozoo.

Una donna che non raggiunge l'orgasmo, può rimanere incinta?

Provare o meno l'orgasmo non interferisce affatto con la fecondazione che, nel caso in cui non si adoperi nessuna protezione contraccettiva, avviene indipendentemente dall'orgasmo.

Che fare se ci si è dimenticati di prendere la pillola?

La pillola è un mezzo contraccettivo sicuro purché assunta secondo le dovute indicazioni. Se ci si dimentica di prendere una pillola, è necessario assumerla entro le 12 ore dall'ora in cui si sarebbe dovuto farlo. In questo caso, non è successo nulla e si può continuare regolarmente l'assunzione con la stessa sicurezza. Se, invece, sono trascorse più di 12 ore, la protezione contraccettiva può diminuire e, pur continuando a prendere regolarmente le rimanenti pillole della confezione, sarà necessario, per le due settimane successive, utilizzare un metodo contraccettivo di supporto.
Stesso atteggiamento di cautela va adottato quando, nelle prime ore seguenti l'assunzione della pillola (3-4 ore) si abbia un episodio di vomito o numerose scariche di diarrea.

Quali farmaci assunti contemporaneamente alla pillola ne riducono l'effetto contraccettivo?

È sempre necessario esporre al medico che fa una prescrizione che si sta assumendo un contraccettivo orale, in modo che sia lui stesso a consigliare per il meglio. In generale, comunque i farmaci in questione sono:
– antibiotici
– antiepilettici
– tranquillanti
– purganti energici
– carbone vegetale.

La pillola aumenta il rischio di tumori?

La pillola non provoca né il cancro, né vene varicose, né riduzione della fertilità dopo la sua sospensione, né parti gemellari, diversamente da quanto cercano di sostenere le campagne allarmistiche che si ripetono periodicamente a proposito di questo contraccettivo. È stata anzi dimostrata l'azione protettiva svolta dall'utilizzo, protratto per anni, degli estroprogestinici nei confronti di alcuni tipi di neoplasie dell'apparato genitale femminile.

È necessario disintossicarsi dalla pillola prima di avere una gravidanza?

Non occorre alcun periodo di “disintossicazione” dalla pillola. È consigliabile, tuttavia, lasciare trascorrere qualche mese prima del concepimento, in modo che l'attività ormonale spontanea ridotta dalla pillola, possa riprendere a ritmo pieno.

L'intervento di vasectomia è legale?

Sì, l'intervento è legale.

L'intervento di vasectomia è mutuabile?

L'intervento non è mutuabile e di norma non è possibile effettuarlo nelle strutture pubbliche.

L'intervento di vasectomia incide sulla qualità dell'erezione?

La vasectomia non incide sull'eiaculazione, ovvero sopprime la facoltà di generare ma non l'erezione.
A seguito di un intervento di vasectomia, l'eiaculazione rimane tale e quale. La differenza risiede nel fatto che il liquido seminale durante l'eiaculazione non contiene più gli spermatozoi.

Come comportarsi in caso di rottura del profilattico?

È necessario rivolgersi al più presto (entro due giorni e comunque non oltre le 72 ore) ad un ginecologo.
Il medico valuterà il rischio effettivo in relazione al momento ormonale in cui è avvenuto il rapporto. Quindi, si stabilirà insieme se è necessario assumere una sostanza ormonale (pillola del giorno dopo) o inserire un dispositivo intrauterino (spirale), che riduca il rischio di una gravidanza indesiderata.

Qual è il corretto uso del preservativo?

Il preservativo, chiamato anche profilattico o condom, è una sottile guaina in lattice (o in poliuretano) che si applica sul pene in erezione prima del rapporto sessuale.
Si posiziona sul glande -con il bordo rivolto verso l'esterno- e si srotola con attenzione in tutta la sua lunghezza, tenendo schiacciato il serbatoio in modo che non resti aria all'interno. È preferibile usare preservativi con il serbatoio, ma se questo non vi fosse, bisogna lasciare sulla punta del profilattico un po' di spazio, circa un centimetro, che serve per raccogliere lo sperma.
Dopo l'eiaculazione, prima che l'erezione sia terminata, uscendo dalla vagina è necessario trattenere il preservativo alla base del pene, per evitare che si sfili e che ci possa essere una fuoriuscita dello sperma.
Ogni volta, prima di eliminare il preservativo, è opportuno controllare che non ci siano state rotture, anche minime, durante il rapporto.
Il profilattico va usato dall'inizio fino alla fine del rapporto -anche se la penetrazione non è completa- ed in ogni tipo di rapporto. Non si può usare due volte lo stesso preservativo.
Se usato correttamente, ha una efficacia contraccettiva elevata soprattutto se associato ad uno spermicida.
Il profilattico è l'unico anticoncezionale che ci protegge dalle malattie a trasmissione sessuale. Al momento dell'acquisto, controllare la data di scadenza.

Se le mestruazioni saltano o ritardano, come accorgersi di essere incinta?

Non bisogna farsi influenzare o rassicurare da quei sintomi premestruali, che possono essere gli stessi della gravidanza (tensione al seno, dolori addominali) per cui già dopo pochi giorni di ritardo del ciclo mestruale è bene recarsi dal ginecologo (in un consultorio o da quello di fiducia), che accerterà, mediante un test di gravidanza e con la visita, se c'è la gestazione.
In caso di risposta positiva, se ci sono dubbi sulla scelta da fare è importante parlare, oltre che con il ginecologo, anche con un consulente del consultorio, che potrà fornire alla coppia tutte le indicazioni necessarie per prendere la decisione che riterranno migliore.

Che cos'è il coito interrotto?

Il coito interrotto consiste nell'estrarre prima dell'orgasmo, il pene dalla vagina in modo che l'eiaculazione avvenga all'esterno. Va precisato che il coito interrotto non è un metodo contraccettivo.
Il rischio di una gravidanza è elevato non solo perchè il partner può non essere così tempestivo nell'interrompere l'atto sessuale, ma anche perchè prima dell'eiaculazione dal pene fuoriescono alcune gocce di liquido che possono contenere spermatozoi.

Quali sono i contraccettivi che si possono comprare liberamente in farmacia?

Il profilattico è l'unico metodo che può essere acquistato liberamente senza necessità di consultare un medico. Per comprare la pillola, infatti, bisogna presentare la ricetta medica, mentre per il diaframma occorre avere le indicazioni del ginecologo sul tipo e la misura consigliata.
Generalmente, nell'ambito della visita ginecologica la spirale viene fornita dallo stesso medico che la inserisce.



MASTURBAZIONE

La masturbazione può far divenire ciechi e può far impazzire?

La masturbazione, ovvero l'autostimolazione dei genitali e di altre zone erogene allo scopo di provare piacere e di raggiungere l'orgasmo, non è dannosa né fisicamente, nè psicologicamente.
Anzi, il piacere e la riduzione della tensione che ne conseguono creano nella persona uno stato di rilassamento e di benessere.

Masturbandosi reciprocamente si può rimanere incinta?

Stimolandosi reciprocamente i genitali non c'è nessun pericolo di rimanere incinta, a meno che con le mani o in altro modo il liquido seminale non venga a contatto con l'apertura vaginale.

Con la masturbazione, si può perdere la verginità?

Se la masturbazione consisterà solo nella stimolazione dei genitali esterni, l'imene resterà integro, diversamente può essere che si modifichi.

L'orgasmo che si prova masturbandosi è uguale a quello che si può avere con un rapporto sessuale?

A livello fisiologico e per quanto riguarda il piacere fisico, l'orgasmo è lo stesso ed è ugualmente appagante. La differenza si riscontra sul piano emotivo ed affettivo e varia in base al tipo di relazione che si ha con il/la partner.

La masturbazione è praticata solo da chi non ha un partner?

Si può desiderare di masturbarsi anche avendo regolari rapporti sessuali. La masturbazione, in fondo, non è che un atto di amore verso sé stessi.

È normale masturbarsi?

La masturbazione è un modo naturale di conoscere il proprio corpo e di esprimere la sessualità.
Praticarla o meno non è, in nessun caso, indice di anormalità.

È normale far ricorso alle fantasie sessuali?

Dare spazio alle fantasie erotiche è assolutamente normale, permette di esplorare, in una forma innocua e sicura, le proprie sensazioni e desideri. Molto spesso queste fantasie si accompagnano all'atto sessuale o all'autostimolazione erotica. Il contenuto delle fantasie erotiche varia moltissimo da persona a persona.



AIDS

Che cos'è l'AIDS?

L'AIDS (dall'inglese Acquired Immodeficiency Syndrome o Sindrome da Immunodeficienza Acquisita) è una malattia causata da un virus denominato HIV (Human Immudeficiency Virus, o Virus dell'Immunodeficienza Umana) che attacca e distrugge progressivamente le difese immunitarie.
Il decorso dell'AIDS si compie in due momenti:
– l'infezione da virus, cioè la sieropositività
– la malattia vera e propria, cioè l'AIDS.

Quali sono i veicoli di trasmissione dell'AIDS?

Il virus è presente, in quantità sufficienti a infettare altri individui, nel sangue, nel liquido seminale e nelle secrezioni vaginali delle persone infette.

Quali sono le modalità di trasmissione?

La modalità di trasmissione più frequente è attraverso i rapporti sessuali non protetti con persone che hanno già contratto il virus HIV.
Molte persone sono rimaste contagiate, nei primi anni dell'epidemia, attraverso trasfusioni di sangue infetto, poiché non erano disponibili test in grado di svelare la presenza del virus. Oggi, con la messa a punto di test sempre più sensibili, il rischio di contrarre il virus attraverso una trasfusione di sangue è ridottissimo.
Un tipo particolare di microstrasfusione è quella che avviene quando ci si serve di una siringa appena usata da una persona portatrice del virus. È questo il motivo che ha portato molti tossicodipendenti che usano droghe per via endovenosa a contrarre l'infezione.
Il virus HIV può essere trasmesso anche da una donna infetta al proprio bambino durante la gravidanza.
A questo proposito, è consigliabile sottoporsi al test anti HIV quando si scopre di essere in stato di gravidanza. La legge n. 194 del 22 maggio 1978 consente, in caso di reale necessità, l'interruzione di gravidanza.

Quali sono le probabilità di contrarre l'infezione mediante rapporti sessuali?

La probabilità di contrarre l'infezione attraverso rapporti sessuali è di circa 1 ogni 500 rapporti.
Sembra qualcosa di relativamente improbabile, eppure bisogna tener presente che l'infezione si può contrarre anche attraverso un solo rapporto sessuale. Le donne hanno una maggiore probabilità di contrarre l'infezione attraverso i rapporti sessuali con uomini infetti, mentre la probabilità è minore per rapporti sessuali tra uomo non infetto e donna infetta.
Anche il tipo di rapporto sessuale può influenzare la probabilità di infettarsi: ad esempio quelli più violenti, che comportino anche piccole lacerazioni delle mucose, come i rapporti per via anale, sono maggiormente a rischio.

Dove si può effettuare il test per l'AIDS?

Il test per il controllo degli anticorpi HIV viene effettuato, attraverso l'analisi del sangue, presso ospedali, centri specializzati, cliniche universitarie.



HPV

Cos'è l'HPV?

Con la denominazione Human Papilloma Virus (HPV) si indica una famiglia di virus, che provoca quella che è considerata attualmente la malattia sessualmente trasmessa più diffusa nel mondo.

Come si contrae l'infezione da HPV?

Tutti gli HPV conosciuti sono epitelio-tropici (infettano cioè selettivamente cellule della cute e mucose), provocando spesso proliferazioni nella zona di infezione. Possono interessare qualsiasi parte del corpo: alcuni tipi infettano le mani, le ginocchia e i piedi (verruche volgari); altri la faccia, il cavo orale ed altri il tratto genitale (condilomi).
Per quanto riguarda gli organi genitali, la trasmissione dell'infezione avviene prevalentemente per via sessuale.

Come si evidenziano le lesioni da HPV?

Le verruche genitali, che interessano l'area ano-genitale, si presentano come lesioni confinate o possono confluire in placche. La sola ispezione clinica è sufficiente a diagnosticare la maggior parte delle verruche genitali esterne, e c'è una buona correlazione tra obiettività e studi istologici.
Le verruche genitali sono frequentemente multifocali (una o più lesioni in un sito anatomico, per es. la vulva), o multicentriche (lesioni presenti in diversi siti anatomici, per es. il perineo e la cervice), ed è perciò importante esaminare colposcopicamente l'intero tratto genitale inferiore prima di procedere al trattamento. Un'anoscopia è raccomandata in uomini e donne con episodi ricorrenti di lesioni perianali e con una storia di rapporti anali.

Che cosa è il Pap test?

L'introduzione di questo metodo diagnostico ha ridotto di circa il 75% l'incidenza del cervico-carcinoma.
Il Pap-test consiste nell'analisi citologica al microscopio delle cellule cervicali desquamate, raccolte dall'esocollo e dal canale cervicale, nel corso della visita ginecologica.
In diversi centri è attualmente disponibile un metodo innovativo di raccolta e conservazione delle cellule del collo dell'utero per l'esame microscopico: il ThinPrep.
Recenti studi hanno dimostrato che il ThinPrep è superiore rispetto al Pap test tradizionale nell'identificazione di cellule anomale e inoltre esso garantisce la possibilità di effettuare contestualmente altri esami, come l'HPV Testing, senza dover ripetere prelievi.

Il condom può impedire la trasmissione dell'HPV?

La maggior parte delle ricerche non dimostra sostanziali benefici nell'uso del condom nel prevenire la trasmissione del virus (il virus non si trasmette attraverso il sangue o altri fluidi, come lo sperma). Tuttavia, l'evidenza clinica suggerisce che l'uso regolare del condom aumenta il tasso di guarigione delle lesioni cliniche e subcliniche e, poiché si pensa che le lesioni visibili siano trasmesse più facilmente di quelle subcliniche, è opportuno consigliare l'uso del condom finché le verruche non siano scomparse. Il condom fornisce una barriera fisica che protegge i più comuni siti di infezione, ma non previene tutti i contatti genitali cute-cute. L'uso del condom è tuttavia raccomandato, soprattutto con nuovi partners sessuali, per proteggersi contro le altre malattie sessualmente trasmesse.
Poiché l'infezione viene solitamente contratta da uomini e donne giovani, i rapporti sessuali occasionali devono essere protetti. Persone clinicamente guarite dall'infezione da HPV potrebbero essere dei portatori e nascondere un'infezione latente, costituendo quindi una possibile fonte di contagio per i partners presenti e futuri. Il condom, quindi, può essere uno strumento addizionale di prevenzione, da inserire però in un quadro generale di riduzione del rischio basato sui comportamenti sessuali.

Come si trattano le verruche genitali?

Lo scopo primario del trattamento è l'eliminazione delle manifestazioni dell'HPV anche se spesso asintomatiche (ma possono essere dolorose o dare prurito).
Il trattamento può esitare in uno stato clinicamente guarito, ma l'infezione virale sottostante può o meno persistere. L'eliminazione delle verruche esterne visibili può non diminuire l'infettività, dal momento che le verruche non rappresentano l'intera carica virale. Siti interni e tratti di cute clinicamente normali possono agire come serbatoi per l'infezione da HPV.
Se non trattate, le verruche possono risolversi spontaneamente (il 20% in 6 mesi), restare inalterate, oppure aumentare in numero e dimensioni. Raramente progrediscono verso un cancro.
Se le verruche non si presentano nell'anno seguente il trattamento, il rischio di trasmissione dell'HPV è basso.

Esiste un vaccino contro l'HPV?

È già disponibile in Italia (ed anche all'AIED) un vaccino tetravalente, preventivo, per i ceppi virali 16, 18, 6, 11 (i ceppi di HPV 16-18 causano il 70% delle lesioni di alto grado del collo uterino, i ceppi 6 ed 11 causano circa il 90% delle lesioni condilomatose).
Tuttavia, anche con la disponibilità del vaccino, le donne dovranno continuare a sottoporsi regolarmente al Pap test e, a seconda dell'età, al test HPV.



SESSUALITÀ

È vero che i maschi non possono stare lunghi periodi senza avere uno sfogo sessuale?

La sessualità è un bisogno importante per entrambi i sessi, ma la sua soddisfazione può anche essere rimandata, a prescindere da proprio essere uomini o donne.
Non esiste un serbatoio del desiderio che, se troppo pieno, scoppia!

Perchè negli adolescenti la voglia di fare sesso è molto frequente?

In adolescenza vi è un incremento del desiderio sessuale che si basa essenzialmente su un fondamento biologico: lo sviluppo ormonale provoca un aumento degli stimoli sessuali. La pulsione sessuale, però, non compare adesso, ma è presente sin dalla nascita. Con la pubertà ha inizio l'attività degli organi riproduttivi ed è proprio durante l'adolescenza che la sessualità si caratterizza come scoperta di nuove sensazioni di piacere e come desiderio che spinge verso l'altro sesso. Per queste ragioni, sesso ed amore acquistano soprattutto in questo periodo una posizione di primo piano.

Che cos'è la ‘fellatio'?

Dal latino fellare, succhiare, questo termine viene usato per indicare il rapporto orale che consiste nella stimolazione, mediante la bocca, dei genitali maschili. Il corrispettivo femminile della fellatio è il ‘cunnilinguo' parola di origine latina che indica, invece, la stimolazione con la bocca dei genitali femminili.

Che cosa si intende per molestia sessuale?

Chiunque per ottenere dei favori sessuali, eserciti una pressione su un'altra persona che non è consenziente compie una molestia sessuale. A partire dal momento in cui la persona sollecitata ha mostrato il suo disaccordo, la ripetizione delle allusioni o delle richieste esplicite a carattere sessuale divengono molestia. Il comportamento molesto può estendersi dagli apprezzamenti, agli sfioramenti o palpeggiamenti non desiderati, alle ripetute proposte sessuali (con o senza promessa di ricompensa).

Che cos'è l'eiaculazione precoce?

Si parla di eiaculazione precoce, o meglio rapida, quando l'uomo non è in grado di controllare il riflesso eiaculatorio. Gli uomini che soffrono di questo disturbo possono, una volta eccitati sessualmente, eiaculare poco prima della penetrazione, oppure nel momento della penetrazione del pene in vagina o subito dopo. È stato riscontrato che chi soffre di eiaculazione rapida spesso non è in grado di riconoscere le sensazioni premonitorie dell'orgasmo ed è quindi impossibilitato ad esercitare un controllo volontario sull'eiaculazione. Le cause dell'eiaculazione rapida sono più di natura psicologica che organica.

Un rapporto sessuale si può dire riuscito solo quando l'orgasmo è simultaneo?

Assolutamente no, non bisogna giudicare la qualità del rapporto sessuale dal fatto che si sia raggiunto o meno l'orgasmo assieme.
Ovviamente provare l'orgasmo simultaneamente può essere un'esperienza bellissima, ma non è così frequente.
È importante non farsi condizionare dal mito dell'orgasmo simultaneo perché nel tentativo di sincronizzare perfettamente i tempi si rischia di sottrarre spontaneità al rapporto privandosi del piacere che si può dare, seppure in momenti diversi.

Che cos'è il vaginismo?

Con la parola vaginismo si intende l'impossibilità della donna ad avere rapporti sessuali completi a causa di uno spasmo involontario di tutta la muscolatura presente all'ingresso della vagina che impedisce la penetrazione. Questa disfunzione sessuale non va confusa con le difficoltà temporanee ad avere rapporti completi, frequenti nelle prime esperienze sessuali. Le donne affette da vaginismo generalmente, non hanno alcuna difficoltà a raggiungere l'eccitazione e l'orgasmo attraverso pratiche sessuali non coitali. Le cause del vaginismo possono essere ricondotte anche a fattori di tipo organico, ma sono per lo più di natura psichica. La terapia più indicata è quella psicosessuologica.

È normale che una donna provi dolore durante i primi rapporti sessuali?

È molto frequente che si provi fastidio o dolore durante i primi rapporti sessuali e che non si riesca a raggiungere una penetrazione completa. Ciò può dipendere non solo dalla mancanza di esperienza, ma da un insieme di fattori che possono preoccupare ed impedire di godere del rapporto.
Il timore di una gravidanza se non si utilizza una protezione contraccettiva e di una malattia a trasmissione sessuale se non vengono adottate le dovute precauzioni, la paura di essere scoperti dai genitori se i rapporti avvengono in casa, l'imbarazzo, il dubbio di non essere all'altezza della situazione ed altro ancora, non facilitano certo il rilassamento e possono generare ansia. È chiaro che se si è tesi, la penetrazione è ostacolata perché il canale vaginale è chiuso, contratto. Di conseguenza, la pressione esercitata sulla vagina per poter entrare e la mancanza di lubrificazione vaginale possono procurare quel dolore/fastidio che si avverte. Se questa difficoltà persiste nel tempo nonostante si ritenga che le suddette condizioni pregiudiziali siano state superate, allora occorre rivolgersi ad un esperto per conoscere e rimuovere le possibili cause del problema.

Cosa si intende per anorgasmia?

Anorgasmia vuol dire difficoltà o incapacità della donna a raggiungere l'orgasmo. Se ne distinguono due forme: quella coitale, molto frequente, in cui la difficoltà è nel raggiungere l'orgasmo mediante la sola penetrazione, e quella totale, nel cui caso invece non si arriva al piacere neppure con la stimolazione diretta del clitoride.

Che cosa si intende per impotenza?

Dato che il termine impotenza genera equivoci, lasciando immaginare una generale inadeguatezza sessuale dell'uomo, in sessuologia si ritiene più opportuno parlare di disfunzione erettile maschile. Questa consiste nell'incapacità di ottenere o di mantenere un'erezione sufficiente per affrontare il coito. L'uomo si sente eccitato, prova desiderio, ma non riesce ad ottenere l'erezione del pene. Questa disfunzione può essere primaria nel senso che la persona non è mai stata in grado di avere rapporti sessuali o secondaria, cioè insorta dopo un certo numero di rapporti sessuali. Può manifestarsi solo con una determinata partner e non con altre e la mancanza di erezione può essere totale o parziale, ma tale da non consentire la penetrazione. Le cause di questa disfunzione possono essere organiche o psicologiche. Per avere una corretta diagnosi e quindi risolvere il problema, è bene rivolgersi prima ad un andrologo e poi da un sessuologo o psicoterapeuta se l'origine è psicogena.

Esiste nella donna il cosiddetto “punto G”?

Il “punto G” di cui spesso si sente parlare prende il nome dal ginecologo E. Grafenberg che per primo ne ha dato notizia nel 1950. Localizzato nella parte anteriore della vagina sotto il “monte di Venere”, secondo Grafenberg, la sua stimolazione procurerebbe molto piacere fino a dare luogo all'orgasmo, al quale potrebbe accompagnarsi una sorta di “eiaculazione femminile”. Le opinioni sull'esistenza del “punto G” sono però contrastanti dato che molti ricercatori l'hanno negata. Nel dubbio conviene sperimentare personalmente, senza dimenticare però che la dimensione psichica nella sessualità ha un grosso peso aldilà del fatto di stimolare le zone erogene giuste.

Dove si trova il “punto G” maschile?

Precisato che anche per quanto riguarda il punto G nella donna non tutti i sessuologi concordano sulla sua esistenza, non esiste un corrispettivo punto G maschile. Tuttavia è stato individuato un punto molto sensibile alla stimolazione (oltre a quello situato sul glande) che renderebbe a molti uomini più intenso l'orgasmo. Sembrerebbe localizzato alla radice dell'uretra, nella area del perineo, tra lo scroto e l'ano.

Che cosa vuol dire essere ninfomane?

La ninfomania è una rara affezione psicosessuale che non si riferisce, come molti erroneamente pensano, alla quantità dei rapporti sessuali desiderati o praticati da una donna, ma ad un fenomeno patologico che si esprime soprattutto con l'insoddisfazione sessuale. La ninfomane cerca freneticamente il contatto sessuale, non per provare nuove sensazioni o raggiungere maggior piacere, ma per ottenere un soddisfacimento fisico e psichico che, però, non riesce mai ad avere.
Passa da un uomo all'altro nell'illusione che il motivo della sua insoddisfazione sia dovuta al partner.

Qual è l'età giusta per avere il primo rapporto sessuale?

Non esiste un'età giusta per avere i primi rapporti sessuali. La decisione è soggettiva ed ognuno deve trovare dentro di sé la risposta in base ai propri desideri, valori e principi morali. È importante non farsi condizionare dagli altri, dagli amici o dalle amiche che l'hanno già fatto o dal compagno che fa pressioni sempre più forti, e nel timore di perderlo, si affrettano i propri tempi.
È fondamentale allora affrontare le prime esperienze sessuali in un clima di intimità e di fiducia che può nascere da un rapporto di conoscenza e affetto. Diversamente, si rischia di provare delusione e amarezza.

È giusto soddisfare i desideri sessuali del/la partner anche quando portano a fare cose diverse dal rapporto sessuale completo?

Esistono tanti modi oltre al rapporto sessuale completo, di vivere la sessualità per cui, se i desideri sessuali del/la partner coincidono con i nostri, perché non soddisfarli? Si può fare quello che si vuole purché nella coppia ci sia consenso e rispetto reciproco.

Se si desidera avere più orgasmi consecutivi ci si deve ritenere ossessionati dal sesso?

Desiderare di prolungare il piacere non deve essere motivo di preoccupazione. Tuttavia, la qualità della sessualità non è legata al numero di orgasmi.

La larghezza del naso è direttamente proporzionale a quella del pene?

Non fatevi ingannare dalle apparenze. Potreste avere delle sorprese!

Se il pene si sfrutta molto da giovani, da anziani cessa prima la sua attività?

Non temere! Un buon pene resta sempre un buon pene…

Che cos'è l'orgasmo multiplo?

L'orgasmo multiplo è la possibilità che le donne hanno (a differenza degli uomini) di avere – volendo – più orgasmi successivi se continuano ad essere stimolate.

L'omosessualità è una malattia?

L'omosessualità, come l'eterosessualità è uno dei modi possibili di vivere la propria sessualità.
La scelta di un partner erotico è legata a molti fattori, ma non è dovuta al contagio di un virus!

Il liquido seminale fa bene alla pelle e favorisce la digestione?

Non è vero. Semmai, gli effetti terapeutici dello sperma sono riscontrabili in altro modo: un rapporto sessuale soddisfacente sicuramente gioverà all'umore (e all'amore).

Esiste un posto dove si può andare a parlare con qualcuno delle proprie incertezze riguardo alla sessualità?

Esiste ed è il consultorio, che è un centro dove ci si può rivolgere anche solo per avere informazioni.
I motivi per recarsi in consultorio possono essere diversi. Si può avere bisogno di una visita ginecologica (le donne) andrologica (gli uomini), una consulenza e/o una terapia psicologica o sessuologica, una consulenza contraccettiva, una consulenza per l'interruzione volontaria di gravidanza.

Che cos'è il petting?

Il petting è il modo in cui i partner si eccitano l'un l'altro e si soddisfano sessualmente baciandosi, toccandosi ed accarezzandosi tutto il corpo. Questi giochi erotici possono portare la coppia all'orgasmo senza che ci sia la penetrazione. Diverse persone praticano il petting fintantoché non si sentono pronte ad avere un rapporto sessuale completo.

Si parla di violenza sessuale quando si costringe una persona ad avere un rapporto sessuale con la forza fisica?

Non si fa violenza solo quando l'atto sessuale è accompagnato da aggressione fisica, minaccia o inganno, ma tutte le volte in cui la persona non ha la possibilità di dare il suo pieno consenso.
La sessualità è l'espressione più intima della relazione tra due persone, ma quando viene usata per umiliare e far del male a qualcuno, allora perde il suo significato e diventa uno strumento di violenza. Le vittime possono essere tutti: donne o uomini, sposati o single, minori o anziani, malati o portatori di handicap, persone in stato di lucidità mentale o persone sotto l'effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti.
I violentatori, a loro volta, sono molto diversi l'uno dall'altro. Non è detto che si tratti di un “bruto” o di un folle nascosto dietro l'angolo: nella maggior parte dei casi l'aggressore è conosciuto dalla vittima.

Che cos'è la polluzione notturna?

La polluzione notturna è un'eiaculazione involontaria che avviene nel sonno a seguito di un sogno erotico.
Comunemente viene anche chiamata sogno bagnato perché di solito il ragazzo si sveglia nel momento dell'orgasmo ritrovandosi, appunto bagnato. È un fenomeno fisiologico assolutamente naturale.
Anche le ragazze fanno sogni erotici, ma, ovviamente, non hanno l'eiaculazione.

Gli afrodisiaci sono veramente efficaci?

Gli afrodisiaci sono sostanze che vengono utilizzate con lo scopo di accrescere il desiderio e le capacità sessuali. Le più importanti sono la cantaridina, la cocaina, l'oppio, l'alcol e l'ormone testosterone.
Ma attenzione, la cantaridina è una sostanza velenosa che può anche provocare la morte. Le altre droghe e l'alcol favoriscono solo uno stato momentaneo di disinibizione, ma spesso determinano effetti contrari a quelli desiderati. Il testosterone, invece, ha effettivamente la capacità di influire sul desiderio sessuale ma non può assolutamente essere utilizzato per questo scopo. È un farmaco che viene prescritto solo per ragioni mediche. Infine, il decantato effetto afrodisiaco delle spezie da tavola (peperoncino, senape, pepe, ecc.) o di alcuni alimenti (crostacei, ostriche, ecc.) è dubbio. Se si desidera vivere più intensamente e liberamente i momenti di intimità sessuale, più che ricorrere all'uso degli afrodisiaci, è importante affrontare le proprie difficoltà psicologiche ed avere un buon rapporto con il/la partner.

È normale usare gli ausili sessuali per eccitarsi ed aumentare il piacere?

Escluso tutto ciò che può essere pericoloso e nocivo, utilizzare degli ausili per accrescere il piacere sessuale non è di per sé indice di perversione. Bisogna distinguere tra chi ricorre a tali accessori ogni volta che lo desidera ed in accordo con il partner per arricchire il gioco di coppia, e chi non riesce a soddisfare il desiderio sessuale in nessun altro modo se non attraverso gli ausili sessuali. Solo in questo caso si parla di perversione, perchè la persona è incapace di esprimere in maniera diversa la sua sessualità. In questi casi è consigliabile consultare un esperto.

Qual è la differenza tra eterosessuale, omosessuale e bisessuale?


Eterosessuale è una persona che è attratta sessualmente da persone dell'altro sesso; omosessuale è l'uomo o la donna che provano un interesse sessuale esclusivo verso persone dello stesso sesso; bisessuale, infine, è chi prova attrazione per persone di entrambi i sessi.

L'omosessualità non va confusa con il travestitismo, né con il transessualismo, che è un problema di identità di genere. Inoltre, il fatto di aver avuto esperienze omosessuali non vuol dire essere omosessuale, cioè avere un interesse stabile ed esclusivo per persone dello stesso.

Le ragioni che inducono ad essere etero, omo o bisessuale non sono ancora chiare. Si ipotizza che possa dipendere da fattori generici o biologici (cromosomi, ormoni, ecc.), dall'educazione familiare e sociale, dalle esperienze avute nel corso della vita.



VARIE

Che cos'è la contraccezione d'emergenza?

Definita anche contraccezione “del giorno dopo” o contraccezione “post-coitale”, è un metodo contraccettivo occasionale a cui si ricorre nelle ore immediatamente successive a un rapporto a rischio.
È quindi una contraccezione che consente di evitare il ricorso a un'interruzione volontaria di gravidanza.
I metodi praticati sono sostanzialmente due:
1. l'uso della pillola del giorno dopo
2. l'inserimento di una spirale.
Pillola del giorno dopo – È il metodo di gran lunga più usato ed il presente depliant, com'è stato detto, ne vuole illustrare in maniera chiara e dettagliata le modalià e i contenuti.
Spirale – Se la situazione anatomica lo consente, la funzione della pillola del giorno dopo può essere sostituita dall'inserimento di una spirale (o IUD) entro 5 giorni dal rapporto ritenuto a rischio.
I meccanismi di azione sono molteplici e complessi. L'efficacia di questo metodo raggiunge circa il 99%.

Ci sono altri mezzi, oltre alla contraccezione d'emergenza, per evitare una gravidanza indesiderata dopo un rapporto non protetto?

Bisogna sfatare alcune credenze purtroppo ancora oggi molto diffuse. Occorre, infatti, sapere che né l'applicazione dopo il rapporto di una crema spermicida (crema che va inserita in vagina prima di un rapporto e che ha la capacità di uccidere gli spermatozoi), né – a maggior ragione – l'acqua e il sapone o una qualunque lavanda vaginale possono impedire il verificarsi di una gravidanza.

Qual è l'efficacia della pillola del giorno dopo?

È tanto più alta, quanto prima viene assunta la prima compressa dopo il rapporto sessuale che potrebbe aver dato luogo a un concepimento. In uno studio scientifico recentemente realizzato su iniziativa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la pillola del giorno dopo si è dimostrata efficace in oltre il 95% dei casi.

È assicurata una contraccezione efficace fino alle successive mestruazioni?

Certamente no. Questa contraccezione è efficace soltanto per il rapporto che ha motivato la sua assunzione.
Dev'essere quindi vivamente raccomandato di usare un altro metodo contraccettivo (spermicida, preservativo, diaframma) al momento dei rapporti sessuali successivi, fino all'arrivo delle mestruazioni.
Sarà poi necessario prendere in considerazione una contraccezione regolare e sicura.

La pillola del giorno dopo costituisce una protezione contro le malattie sessualmente trasmissibili?

Assolutamente no. Il suo uso, come le altre forme di contraccezione che non siano “di barriera” (profilattico), non protegge dalle infezioni che si trasmettono per via sessuale (AIDS, epatite, herpes, condilomatosi, ecc.) e quindi è necessario utilizzare altre precauzioni.

Si può utilizzare la pillola del giorno dopo come contraccezione di routine?

No. Ogni contraccezione d'emergenza deve rimanere assolutamente occasionale. Non deve in alcun caso sostituire una contraccezione regolare.
Bisogna, infatti, ricordare che questo metodo non permette sempre di evitare una gravidanza; inoltre, è efficace solo per rapporti avvenuti in un ristretto numero di ore.

Cos'è la cosiddetta “piaghetta” del collo dell'utero?

Questo brutto e improprio termine viene ancora usato per definire un aspetto del collo dell’utero estremamente frequente tra le donne, specie le più giovani. La portio (cioè la parte del collo dell'utero visibile in fondo al canale vaginale) di solito, è rivestita da un epitelio piuttosto resistente, di colorito roseo. Al centro del collo dell’utero e’ visibile l’orifizio del canale cervicale, che conduce alla cavita’ uterina. Il canale cervicale invece è tappezzato da un diverso tipo di epitelio, di colore più scuro, le cui cellule producono muco (epitelio cilindrico).
In particolari condizioni ormonali, alla pubertà o durante la gravidanza ad esempio, può verificarsi una estroversione dell’epitelio cilindrico: in questo caso durante la visita ginecologica sul collo dell’utero sarà visibile, attorno all’orifizio del canale cervicale, una zona di colore roseo piu’ intenso: è questa la situazione che spesso viene etichettata come “piaghetta”.
In realtà si tratta una condizione fisiologica, che non necessita perlopiù di alcun trattamento e nella maggior parte dei casi tende a regredire spontaneamente con l’età.

E' normale che a pochi giorni dalle mestruazioni (circa 4-5 giorni prima che comincino) si indurisca il seno e capiti di sentire un seno più duro dell’altro, come se ci fosse qualcosa dentro?

Il seno, anche se fisicamente distante dal resto dell'apparato genitale, funzionalmente ne fa parte. Ciò significa che partecipa e risponde a tutte le variazioni ormonali che si susseguono durante il ciclo.
E' quindi del tutto fisiologico l'inturgidimento (a volte anche doloroso) delle mammelle nella fase che precede la mestruazione, che generalmente si risolve col sopravvenire del flusso.
A volte però questo fenomeno non è omogeneo per tutta la ghiandola, ma si manifesta in maniera più spiccata in una limitata zona, col risultato che la sensazione risulta più percepibile. Alla sensazione soggettiva di dolenzia (che in termine tecnico si definisce mastodinia) può, come nei casi citati, non corrispondere la presenza di noduli o tumefazioni evidenti, ma solo appunto quella di un'area più densa, più consistente rispetto al resto del seno.
Con la pratica dell'autopalpazione, specie se praticata regolarmente, si può imparare a riconoscere le variazioni transitorie e fisiologiche della ghiandola mammaria, anche prima di ricorrere al consulto con lo specialista. E' vero però che molte donne provano una certa resistenza a praticare l'autoesame del seno: resistenza che va vinta, certo con l'aiuto del proprio medico, perché si tratta di uno strumento prezioso della prevenzione, sempre a disposizione e molto efficace una volta che la donna abbia imparato ad usarlo correttamente.
Sarà così possibile rilevare che molti di questi disturbi scompaiono col variare delle fasi del ciclo, segno evidente che si tratta di modificazioni fisiologiche.
Qualora questo non accada e la sensazione risulti persistente sarà certo il caso di rivolgersi al ginecologo o ad un senologo, il quale, soprattutto laddove esista una familiarità per tumori della mammella, valuterà l'opportunità di effettuare esami strumentali: ecografia e mammografia, che permetteranno di chiarire in maniera precisa la natura del disturbo.